giovedì 19 novembre 2009

Frontiera culturale.

Quello che arricchisce quando si va all'estero è di vedere la nostra differenza di mentalità a traverso i fatti più quotidiani della gente e i fatti chi ci sembrano evidenti. Per esempio quando sono andata a Québec è intrigante vedere la gente aspettare il bus in linea retta come si fa la fila di attesa in un commercio. La mia amica d'infanzia che a traslocato a Montréal cinque anni fa mi diceva: "anzi se piova deve mettersi in fila e ti trova talvolta a 10 metri del riparo". Noi francese aspettiamo piutosto in un branco. Non capiamo che sia tanto importante aspettare in ordine di arrivo mentre il bus non è ancora qui.

Ma ho capito che è proprio nei fatti del genereche si esprime realmente la frontiera culturale. Quando si tratta della vità a prima vista banale, si giudica piu facilmente la differenza perchè la nostra attitudine ci sembra un inclinazione naturale.

Il problema è che la frontiera culturale esiste sopratutto perchè siamo predisposti dalla nostra cultura e dal nostro passato . La frontiera culturale rimane se non proviamo a immergersi nella società estera con un attitudine di osservazione neutrale. La frontiera piu difficile a superare è finalmente quella che delimita la nostra appertura piu o meno grande di mente.

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