giovedì 24 dicembre 2009

La frontiera dell' età

E sempre la stessa cosa ! Quando vado a casa di mia nonna, ritrovo un rituale immutabile. Alle 18:00, mia nonna si fissa davanti alla televizione perché non vuole mancare il suo programmo preferito. Nel questo programmo c’é nessun elemento di modernità : la decorazione é kitch, i participanti sono piutosto vecchi. I giovani preferiscono cambiare il canale. Quindi mi viene da chiedermi se mia nonna e io viviamo nel stesso mondo o in due universi che mai si incontrano.

Certamente l’età influenza sui centri di interesse e le occupazioni, dobbiamo adattarsi allo stadio della vità. Spesso apparisce un preconcetto secondo quale esistono due sfere culturale completamente diverse. C’é allora una frattura culturale che trascina stereotipi e puo’ allora sembrare difficile di fare ancora qualcosa insieme.

La frontiera tra le generazione potrebbe semplicemente vedersi attraverso l’indifferenza ma non é una frontiera pacifica perché le due partite vogliono imporre la loro visione della società e naturalmente difendere i loro interessi. Nel 1968, i giovani hanno vinto una parte importante del conservatismo dell’epoca. Ma oggi l’evoluzione demografica dell’Europa fa che gli anziani sono più numerosi e dunque hanno un peso superiore, cioè i giovani sono spossessati di una parte del loro ruolo di motore della società, Sono la categoria la più toccata per la disoccupazione e quella che é la meno rappresentata tra i dirigenti.

Queste evoluzioni del corpo sociale sono accompagnate di un riasseto della definizione all’appartenenza a un età. C’é una miscela dei codici tra le generazioni. Il fenomeno é sottile, per esempio ora estimare l’età della gente é divento difficile con la chirurgica estetica, peraltro alcune ragazze vogliono sembrare più vecchia.

L’età é dunque una frontiera sociale e culturale benché sia complessa e talvolta difficile a circoscrivere. La società puo’ manquare di coesione a causa di questa frontiera invisibile. Eppure é uno spreco perché la forza dei giovanni e l’esperienza degli anziani sono complementare. Les due sono legate e dovrebbero costituire una forma di continutà sociale.

Marie Massiani

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