giovedì 24 dicembre 2009

I segni : una ricerca metafisica

All’inizio, non ho pensato al aspetto simbolico dei segni, mi apparivano sopratutto sul angolo della funzione segnaletica. Mi sono ricordato la segnaletica que si scontra ancora nelle montagne, voglio parlare degli ammassi di pietre che indicano al caminatore la buona via. Questi segni, prima l’era del GPS, eranno assolutamente indispensabili perché perdere il suo camino significava spesso l’impossibilità di tornare a casa e talvolta la morte.

Gli uomini hanno paura di essere perduti, il mondo é complesso, é la ragione perché i segni corrispondono a un bisogno proprio dell’unmanità. Il segno é l’espressione della ricerca metafisica, l'imperativo di trovare il suo camino attraverso un universo immenso e complesso. I cabalisti tentavano di decifrare la Bibbia per trovare la sua vera significazione attraverso l’interpretazione dei segni biblici. Gli astronomi fanno la stessa cosa con le stelle: vogliono trovare l’origine e l’organizzazione del mondo secondo un punto di visto scientifico. Ma questa frenesia di ricerca é motivata per una ragione più sorda : la ricerca metafisica.

I segni sono allora dei punti di riferimento indispensabili per il sviluppo del individuo. Bruno Bettelheim, psicologo dell'infanzia, esplora nel suo libro Il mondo incantato, l’importanza dei segni per i bambini. Le fiabe, secondo lui, danno ai piccoli dei modi per capire il loro mondo attraverso de i segni semplici e conformi al loro funzionamento conoscitivo.

I segni sono dunque dei punti del nostro percorso interiore e che danno indicazioni sulla nostra consapevolezza di noi e del nostro mondo. Qui vediamo l’importanza del mito per una società perché é l’ espressione della sua scoperta del mondo.

Marie Massiani

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